mercoledì 29 giugno 2011

Michael Schlegel e la potenza del paesaggio d'Islanda

Ci sono paesaggi che trasudano potenza e insinuano emozioni anche nell'osservatore meno sensibile. L'Islanda è uno di questi.
Orde di fotografi l'hanno aggredita strappandole la bellezza selvaggia delle sue distese desolate, documentando l'assurdità di un luogo dove la Natura si esprime in forme e materie in continua trasformazione, con un'arte irrequieta, contemporanea.

photo by Michael Schlegel

Il lavoro fotografico di Michael Schlegel non si limita a dipingere la natura ma la interpreta, ne fa un quadro astratto, elegantissimo, rarefatto.
Stiamo assistendo ad uno spettacolo dove il tempo ha smesso di scorrere e dove il robusto bianco e nero delinea un paesaggio interiore, nebbioso, che non riusciamo a possedere fino a fondo.

lunedì 20 giugno 2011

la Camera Oscura

testo di Rosa Perilli

La scoperta della fotografia, figlia di una mentalità scientifica, di una serie di ricerche in campo artistico e di una situazione sociale matura, è stato uno dei fattori determinanti nella trasformazione dell’arte. La sua nascita si deve agli sforzi di quei ricercatori che, nel perdurare dei secoli, hanno continuato a studiare e ad inventare strumenti in grado di fornire un’immagine perfettamente fedele al reale.

La creazione artistica, il ruolo che l’artista riveste o le disposizioni che fanno nascere il suo talento sono mutevoli in ogni società e ogni epoca storica. E’ solo in quelle civiltà in cui si conferisce all’opera d’arte un valore autonomo, che si verificano le  prerogative che permettono la valorizzazione del prodotto artistico e del suo creatore. Obiettivo dell’arte sin dall’antica Grecia è stato la ricerca della perfetta imitazione. La valutazione dell’opera è sempre dipesa dal suo confronto con la natura e le biografie degli artisti di tutte le epoche sono ricche di aneddoti che fanno notare la loro bravura nel riprodurre la realtà in forma riconoscibile [1].

Camera obscura

mercoledì 8 giugno 2011

Storia della Fotografia, la linea temporale

"il cammino dietro la luce", 2010, Sandro Rafanelli

E' così interessante e completo questo resoconto temporale sulla storia della fotografia che ho trovato che mi sono prodigato a tradurlo in italiano dall'originale di Philip Greenspun e con qualche aggiunta di utili link di riferimento.
  • tempi antichi: camera oscura utilizzata per formare immagini su pareti in stanze buie; le immagini attraverso un foro stenopeico.
  • 16° secolo: la luminosità e la nitidezza della camera oscura è migliorata allargando il foro di inserimento di una lente di cannocchiale.
  • 17° secolo: uso frequente della camera oscura da parte di artisti e resa portatile con l'utilizzo di portantine
  • 1727: il professor J. Schulze miscela gesso, acido nitrico e argento in un pallone e nota lo scurimento sui lati del fiaschetto esposto alla luce solare. Creazione accidentale del primo composto foto-sensibile.
  • 1800: Thomas Wedgwood crea "immagini solari", ponendo gli oggetti opachi su pelle trattata con nitrato d'argento, risultano immagini deteriorate rapidamente, tuttavia, se mostrate sotto una luce più forte di quella delle candele.
  • 1816: Nicéphore Niépce combina la camera oscura con la carta fotosensibile.