lunedì 30 maggio 2011

Susan Burnstine e quel sottile precipizio tra sogno e realtà

Il sogno e la realtà si confondono nello stile ricercato e fluido di questa interessantissima fotografa americana.
Andiamo a scoprire quanto è sottile la linea di confine che li separa.

photo by Susan Burnstine

Chi è Susan Burnstine?
Un fotografa fine-art con base a Los Angeles ma originaria di Chicago, rappresentata in varie gallerie nel mondo, nominata per il Santa Fe Prize for Photography 2009 e vincitrice del B&W Magazine’s 2008 Portfolio Spotlight Award.
Nella biennale dell'arte di Venezia di quest'anno (2011) presenterà anche un atteso libro monografico intitolato Within Shadows pubblicato da Charta.



photo by Susan Burnstine

La Burstine dipinge i suoi scenari da sogno interamente con la macchina fotografica piuttosto che ricorrere ad effetti di post-produzione con PhotoShop.
Per far questo si è "costruita" un proprio parco macchine molto particolare, ha poi creato pellicole fotografiche fatte a mano e lenti dagli effetti spesso imprevedibili e tecnicamente molto impegnative da controllare. Le macchine fotografiche sono principalmente fatte in plastica, col recupero di vecchi apparecchi, anche pezzi d'epoca o elementi di giocattoli e oggetti di uso domestico mentre i singoli corpi delle lenti sono modellati in plastica e gomma.


photo by Susan Burnstine

Imparare a superare i propri limiti ha accentuato la sua fiducia sull'istinto e l'intuizione. Come lei stessa scrive sul suo sito: "sono gli stessi strumenti a divenire fondamentali quando ci si affida all'invisibile".

In bilico tra una visione sognata del mondo e realtà rarefatta, è un condensato di fotogrammi di un film onirico che sono il frutto di paure e desideri.
Diorami suggestivi e confusi come la memoria che diventa evanescente, opaca, fumosa, a volte distorta nei dettagli, a volte concentrata su singoli elementi di interesse, mentre il resto dell'immagine ruota, fluisce come sospinta dal vento, si attorciglia e accartoccia su sé stessa.

Scenari che spesso suscitano inquietudine, come se ci si avvicinasse lentamente ad un portale per accedere ad un altro mondo. Ci spinge a guardare attraverso questo varco con costruzioni prospettiche spaziose, strade che procedono verso l'orizzonte, diritte o tortuose e ponti sospesi nel nulla, senza riuscire mai a mettere perfettamente a fuoco, con la sensazione che da un momento e l'altro tutto si dissolverà.

photo by Susan Burnstine

photo by Susan Burnstine

Consiglio di dare un'occhiata al suo sito personale dove sono presenti altre bellissime fotografie: www.susanburnstine.com
Suggerisco anche di vedere questo video con l'intervista.

Nessun commento:

Posta un commento