la lettura: Robert Adams e la bellezza in fotografia

martedì 25 marzo 2014

la lettura: Robert Adams e la bellezza in fotografia

Un libro apparentemente difficile e pretenzioso ma che conquista con la sua delicata attenzione ai temi fondamentali della fotografia, La bellezza in fotografia, saggi in difesa dei valori tradizionali.
Robert Adams ci conduce come un padre attraverso il sentiero appassionante della scoperta della bellezza, puntando l'occhio sulla questione ambientale e discutendo del metodo con cui cercare, catturare e far sprigionare la bellezza da uno scatto.

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Il mio scopo è di far intravedere il potere dei nostri occhi, non le potenzialità di un'apparecchiatura fotografica. Robert Adams

Prosegue l'appuntamento con la rubrica dei consigli di lettura di approfondimento fotografico. Quello di cui voglio parlare può sembrare un libro difficile e pretenzioso e invece conquista con la sua accessibilità e delicata attenzione ai temi fondamentali della fotografia, La bellezza in fotografia, saggi in difesa dei valori tradizionali.
Inoltre Robert Adams non ci guida con la freddezza di un professore ma ci accompagna per mano attraverso il sentiero appassionante della scoperta della bellezza puntando l'occhio sulla questione ambientale e discutendo del metodo con cui cercare, catturare e far sprigionare la bellezza da uno scatto.

La raccolta di saggi del fotografo e docente Robert Adams costituisce uno strumento fondamentale per tutti gli appassionati, i critici ma sopratutto per gli stessi fotografi.
Coglie con precisione il senso della questione della bellezza e dell'urgenza ambientale senza intellettualistiche e contorte (e a volte confuse) evasioni. E lo fa in modo convincente, semplice ma non semplicistico, con le giuste cautele e senza eludere i punti chiave, anche i più insidiosi con coraggio.

Oltre alla qualità delle argomentazioni e la passione con la quale sono esposte, ho percepito una sensazione scorrere sulle pagine, era come ascoltare un padre (della fotografia) che offre consigli affettuosi al proprio figlio (l'allievo e lettore). Ed è raro che un saggio riesca a coinvolgere fino a tal punto e instaurare un rapporto così diretto, sincero e onesto.
Nel testo è inclusa anche una selezione fotografica di valore, sopratutto e prevedibilmente paesaggisti americani, che aiuta il lettore a contestualizzare le argomentazioni esposte.

Il libro è stato ristampato nel 2012, lo trovate su Amazon.

La bellezza in fotografia, saggi in difesa dei valori tradizionali.
Robert Adams
edito da Bollati Boringhieri
12,75€

L'editore lo descrive così: "Questi scritti costituiscono una singolare eccezione nel panorama della letteratura fotografica. Robert Adams è tra i pochi fotografi di oggi a volersi confrontare direttamente con problemi e termini 'inattuali' come bellezza, verità, forma, composizione, novità, rappresentazione del male. Difficile trovare simili questioni affrontate con maggiore eloquenza e passione. Dalle fotografie di alcuni dei maggiori esponenti della storia della fotografia - da Weston a Strand, da Minor White alla Arbus - Adams ricava indicazioni, stupori, rivelazioni; dalla loro lettura affiora una nuova consapevolezza circa le possibilità e il ruolo della fotografia nel nostro mondo."

Una riflessione sulla percezione del paesaggio cui sono particolarmente legato e che mi commuove perché riflette il mio stesso modo di concepire la fotografia.
"Se consideriamo la differenza tra William Henry Jackson che caricava i suoi apparecchi sopra un mulo e una persona che salta giù dalla propria automobile per scattare una fotografia con una Instamatic, diviene chiaro come parte del nostro spazio sia scomparso. Se il tempo necessario per attraversare lo spazio è un modo per definirlo, pensare a una visione dello spazio “in tempo zero” significa negare la realtà (esistono infatti poche buone istantanee dello spazio)."

E dobbiamo davvero riconfigurare il nostro approccio alla fotografia di paesaggio, condividendo con Adams le tre verità delle immagini di paesaggio: la verità geografica, quella autobiografica e quella metaforica.

Chi è Robert Adams?
E' un fotografo e docente di fotografia (1937) che si è dedicato per tutta la vita a documentare l'ovest americano e le trasformazioni del paesaggio. Dopo un lungo periodo di assenza dalle sue terre di origini, è tornato a visitarle e ha dovuto confrontarsi con la trasfigurazione rapidissima di un paesaggio prima selvaggio, la cosiddetta wilderness e adesso soggiogato ad un imponente consumo di territorio.

Consiglio la lettura della recensione del libro su Nadir.
La pagina dedicata a Robert Adams su Wikipedia per scoprire di più su vita, opere e biografia.