lunedì 10 ottobre 2011

Mona Kuhn e la luce dolce della giovinezza

Mona Kuhn è una fotografa che adoro, un'artista talentuosa che riesce a intrappolare nei suoi fotogrammi quella luce dolce dei ricordi d'estate, quelle estate che erano ancora stagioni spensierate e tumultuose come l'adolescenza eppure sembrano immagini di ricordi, malinconiche immagini dei ricordi.

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Mona Kuhn è una fotografa che adoro, un'artista talentuosa che riesce a intrappolare nei suoi fotogrammi quella luce dolce dei ricordi d'estate, quelle estate che erano ancora stagioni spensierate e tumultuose come l'adolescenza eppure sembrano immagini di ricordi, malinconiche immagini dei ricordi.

Mona Kuhn
È un racconto fatto di luci calde, corpi nudi, sguardi dolci e colti in momenti di riposo, sotto il sole, nelle stanze illuminate dai bagliori che attraversano le tende, sui letti disfatti, sull'erba.
È quasi incredibile come la fotografa riesca a raggiungere un tale rapporto empatico con i propri modelli, c'è intesa, complicità, come se fosse una di loro che d'un tratto si ritrova con estrema naturalezza e senza pudore ad annotare per immagini gli istanti delle vite che trascorrono.
Domani saremo vecchi, adesso guardiamo orgogliosi l'obiettivo della macchina fotografica.

I suoi modelli sono spogliati ma non nudi e danno l'impressione che niente possa coprirli meglio della loro pelle. Mona Kuhn ha colto molte delle sue celebri fotografie nei campi naturisti della Francia.

Mona Kuhn

Le serie fotografiche di Mona Kuhn sono tutte intense, mai banali o volgari. L'ultima uscita in ordine di tempo è Bordeaux Series 2011, ma ricordiamo l'affascinante serie su Venezia (2010) o i miei preferiti Native (2009) ambientata in Brasile e France (2002-2008), i cui compagni di giochi, nella nudità delle loro pose non svelano mai un erotismo morboso, ma naturalezza e tenerezza.

Mona Kuhn

Immergersi nelle sue fotografie è un'esperienza profondamente personale e intima. In cui l'ambiente risulta autentico, tracce di quadri staccati dalle parete, tende sfilacciate, i corpi nudi di due innamorati che si riposano sul letto, che trascorrono quei silenziosi momenti densi di pensieri, in cui si guarda l'amato.
L'erotismo è forte e presente ma il sesso è quasi neutralizzato, la nudità diventa un modo naturale, onesto e diretto per raccontare loro e dunque noi, il confronto col passato, le gioie di un istante, la natura e la vita.

"Native" - Mona Kuhn

Black and White - Mona Kuhn

Mona Kuhn

Consiglio di dare un'occhiata al suo sito personale, in cui è possibile sfogliare le sue numerose e splendide fotografie.
Una video intervista sulla serie "Native" ci aiuta a capire ancora meglio l'approccio fotografico e la poetica di Mona Kuhn.

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