mercoledì 20 novembre 2013

Le isole invisibili di Sandro Rafanelli

Un racconto tra simbolismo e romanticismo in pittura e la storia rocambolesca di una mostra nonostante tutto.

Nel momento in cui il giorno si dissolve nella notte, la realtà si intreccia con l'immaginazione.
Le isole invisibili sono un inno al mondo che emerge dagli occhi dei sognatori.

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Nel momento in cui il giorno si dissolve nella notte, la realtà si intreccia con l'immaginazione.
Le isole sono sconosciute ai più, invisibili ai naviganti ma ben note ai sognatori che qui sono soliti sostare.

Quando penso alla fotografia penso ad un rito da alchimista, alla camera oscura, alle imperscrutabili reazioni e relazioni tra i materiali.

Penso ad una pratica antica e sempre uguale a sé stessa. E anche se i miei riferimenti e ispirazioni sono di una fotografia lontana, non dimentico di vivere il mio tempo, un momento che espande e a volte fraintende l'artificialità, che esalta il finto più della finzione, che modella e modifica ogni cosa per togliere difetti ed aderire ad un'immagine di perfezione dalla quale, per ironia della sorte, finisce per allontanarsi spaventosamente.

Mi interessa e affascina il potere della fotografia di modificare la realtà, di comprimerla in un'inquadratura e di isolarla. Mi piace il gioco del ritagliare per proporre una visione differente. E più si allontana da ciò che ritrae, se confida nell'onestà e nella poesia, più coglie un carattere profondo del suo essere.

"Un'immagine onirica: essa deve produrre un tale silenzio che il bussare alla porta dovrebbe fare paura", questo è l'unico commento che Arnold Böcklin ha espresso sul suo dipinto "l'isola dei morti".

Il mare in fondo è un grande lago nero, calmo e lievemente sfiorato dalle onde.
Raggiungere l'isola è come un rito di passaggio, tramite un'imbarcazione metafisica trasportata dall'immaginazione.
Le isole sono costellate di finestre luminose, indicatori di una vita che si accende oltre le pareti delle scogliere, degli anfratti e delle cortecce. Un'espressione vitale che si manifesta dietro la superficie sensibile. Come un paradosso le finestre, invece di figurare come aperture sull'esterno per chi vive dentro, diventano fessure verso un altro mondo (il nostro?) per chi sta di qua.
Le isole invisibili espandono la distanza tra reale e irreale e in un'atmosfera di magica rivelazione si materializzano quando si innesca il misterioso processo dell'immaginazione.


L'isola dei morti
Le isole invisibili, Sandro Rafanelli

Il tempio
Le isole invisibili, Sandro Rafanelli

La storia di una mostra nonostante tutto
La notte prima dell'allestimento della mostra al PhotoLux Festival di Lucca, una banda di ladri ha assaltato il paese dei miei genitori e, tra le altre cose, ha rotto i vetri della mia macchina e rubato lo scatolone con le fotografie, appena ritirate dalla precedente esposizione nella galleria Spazio23 di Genova.

L'incredulità e la disperazione mi hanno ferito nel profondo, accentuate dal pensiero dei mesi di lavoro spesi per la preparazione, per le stampe e i montaggi fatti a mano, oltre al grosso danno economico. E non ha scosso solo me. Mia madre, dopo la denuncia alla polizia, ha seguito con intuito una traccia nel bosco e individuato le tavole, distrutte e con le fotografie ormai perdute, strappate dai supporti. Nel tentativo di recuperarle è caduta rovinosamente da una scarpata, ha battuto la testa e il naso e perso molto sangue. La giornata è termina al pronto soccorso e per fortuna con qualche escoriazione non grave.

Se dunque potete vedere le opere in mostra è perché ci ho creduto fino in fondo. Ringrazio mia madre "Sherlock Holmes" e tutte quelle persone che mi sono state vicine e hanno creduto in me in un momento di profonda amarezza.

La mostra inizia sabato 23 novembre, fino al 15 dicembre 2013.
Presso la galleria della bottega MammaRò, in piazza Anfiteatro 4, Lucca. Rientra nel Circuito Off di PhotoLux Festival.


Il camposanto
Le isole invisibili, Sandro Rafanelli

Il relitto
Le isole invisibili, Sandro Rafanelli

L'albero
Le isole invisibili, Sandro Rafanelli

La mostra alla Galleria Spazio23 di Genova è curata da Piera Cavalieri.

Biografia
Sandro Rafanelli (Pistoia, 1975) ha studiato alla facoltà di ingegneria di Firenze e svolge l'attività di sviluppatore software e fotografo fine art, è presidente dell'associazione culturale PhotoCompetition (www.photocompetition.it), cura e scrive per il blog di approfondimento fotografico BecauseTheLight (becausethelight.blogspot.it) con segnalazioni e riflessioni sulla comunicazione e lettura della fotografia.
Le sue fotografie hanno ricevuto premi e riconoscimenti a livello nazionale: vincitore di Confini 09 nel 2011, Self Portrait di Obiettivo Reporters 2012, Fofu 2012, Rosso Piccante 2013, premio Galleria Spazio23 di Genova e Circuito Off di PhotoLux Festival 2013 di Lucca.
I suoi lavori sono stati esposti a Roma, Milano, Genova, Torino, Firenze, Arezzo, Lucca, Cosenza, Venezia e Londra. Vive e lavora a Firenze.
Tutti i lavori di Sandro Rafanelli sul sito personale, www.sandrorafanelli.com

1 commento:

  1. Le fotografie sono stupende e mi dispiace molto per la triste vicenda del furto. Comunque sono cose che succedono e non si può fare altro che rimboccarsi le maniche e andare avanti.

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