domenica 30 gennaio 2011

gli scenari apocalittici di Yang Yongliang

Ancora un fotografo cinese oggi ospitato sulle pagine di questo blog.

Yang Yongliang è un giovane artista di Shanghai che si ispira all’antica tradizione pittorica delle stampe Shan-Shui, di tema naturalistico e profondamente impregnata di significato filosofico e religioso. Crea dei mondi che uniscono tre elementi: la fotografia, la manipolazione digitale e la composizione.

"The Sunk Ship" by Yang Yongliang

Dopo aver studiato arte alla Fine China Art Academy Institute, fonde l’eredità millenaria di Shan-Shui per parlare dei problemi di oggi, come l'urbanizzazione, la globalizzazione e il rapporto dell’Uomo con la Natura e l’impatto su di essa.
Yongliang utilizza la fotografia digitale e, soprattutto, il computer che gli consente di creare questi mondi onirici, fortemente digitali ma allo stesso tempo dal sapore antico e con l’intento di unire, in un suggestivo e personalissimo mix, tradizione e contemporaneità.

martedì 25 gennaio 2011

Vedere senza macchina fotografica

Dorothea Lange un giorno disse: “La macchina fotografica è uno strumento che insegna a vedere senza una macchina fotografica”.

"white" di Sandro Rafanelli

Tutti i fotografi sanno che è molto importante guardare prima di scattare, studiare il soggetto, girargli attorno dove possibile, indagarlo. Chi scatta senza guardare, non è in grado di comprendere quello che lo circonda.

giovedì 20 gennaio 2011

l'architettura religiosa nelle fotografie di Dirk Wiedlein

Mi ha molto colpito questo portfolio fotografico di Dirk Wiedlein.

Wiedlein affronta con le sue immagini l'architettura religiosa moderna. Sono dunque delle chiese quelle che stiamo guardando, ma riusciamo a capirlo solo da alcuni dettagli della classica simbologia, tutto il resto farebbe più pensare ad un gelido auditorium o un luogo opprimente che quasi incute timore.
Elementi di rigida simmetria, spesso ascendente e affatto indulgenti in sinuosità. Il trattamento delle superfici accentua, come se ce ne fosse bisogno, un senso di algida astrazione e di prostrazione.

Da notare l'ultima foto, sembra quasi uno schermo quello posto dietro l'altare, con un disegno astratto ipnotico al limite del fastidioso.

photo by Dirk Wiedlein

sabato 15 gennaio 2011

dentro la natura con Arno Rafael Minkkinen

Chi è Arno Rafael Minkkinen?
Un fotografo finlandese, nato a Helsinki nel 1945, famoso per i suoi originali autoscatti in un raffinatissimo bianco e nero.
Ma perché è così importante Minkkinen?
Molteplici sono le risposte, si parla di un'arte elegante e esteticamente perfetta, di una visione del "paesaggio umano" oppure, scrostando la superficie delle sue immagini da quella stupefacente bellezza, si scopre un'indagine sull'empatia del corpo nel paesaggio e di una ricerca che mira all'universalità.

Arno Rafael Minkkinen

martedì 11 gennaio 2011

le creature gigantesche di Di Liu

Proseguo la scrittura dei miei articoli alternando fotografi "storici" con segnalazioni di artisti emergenti. Oggi è la volta di un fotografo contemporaneo e come da un po' di tempo a questa parte, è un cinese.

Di Liu ci racconta con "Animal regulation series" un mondo surreale, in cui animali dalle proporzioni gigantesche sembrano caduti dal cielo a ricordarci la presenza forte di altre forme di vita oltre la nostra su questo pianeta.

animal regulation no. 2, by Di Liu, 2010
Un rospo all'interno del cortile di un condominio, con un muso piccolissimo che si innalza oltre il limite dei palazzi per guardare oltre. Un panda seduto di schiena, un cerbiatto in una periferia cittadina e una scimmietta "caduta" su un'area di cantiere.

venerdì 7 gennaio 2011

il dito medio di Cattelan

In piazza Affari, davanti alla sede della Borsa di Milano, nel pieno centro finanziario della città più finanziaria d'Italia, è comparsa una gigantesca scultura rappresentante un dito medio.

Maurizio Cattelan ha colpito ancora e come consueto ormai, la sua installazione è stata seguita da lunghissime polemiche, nonostante un'incredibile approvazione del Comune, che proprio in questi giorni sta valutando se mantenerla in sede permanente.
La provocazione sembra chiara, un metaforico vaff... alla finanza, proprio di fronte al palazzo che la rappresenta meglio.

Un furbacchione o uno dei più grandi artisti post dadaisti, come sostiene Jonathan Binstock?

Ci si interroga, come scritto giustamente nel numero di dicembre de L'Europeo dedicato all'arte contemporanea, se c'è vita oltre Cattelan, come se l'arte contemporanea in Italia fosse quasi schiacciata dal suo successo.
Indubbiamente le sue opere non lasciano indifferenti e hanno il grande merito di entrare pienamente nella realtà quotidiana, drammaticamente contemporanee, colpire e far discutere, quando spesso l'arte si contorce su sè stessa sviluppando le sue riflessioni su un morto inesistente. Questo è forse il suo più grande merito.

lunedì 3 gennaio 2011

un centesimo di secondo

Dato che spesso su questo blog mi occupo di etica nella fotografia, non potevo mancare anche io di segnalare un video che ha innescato molte polemiche tra gli addetti ai lavori.

Secondo Susan Sontag il fotografo vive una condizione simile a quella del turista che s'immerge in una realtà, anche dolorosa, con la consapevolezza di poterne uscire in qualsiasi momento, c'è un confine rassicurante che si può sempre attraversare tra "l'io" che osserva e "loro" che soffrono, una condizione di privilegio esistenziale che dà i brividi, per altri il fotoreporter è poco più di un entomologo che guarda gli esseri umani con distacco, senza una vera empatia con la realtà che sta documentando, la professionalità supera di molto l'umanità del suo sguardo.
Ma la stessa cosa si può dire del lettore e di chi usufruisce dell'informazione.



Lascio a voi i giudizi...