lunedì 28 novembre 2011

Isaac Cordal e i tristi pupazzi del cemento

Isaac Cordal è uno scultore e fotografo spagnolo. Il suo ultimo progetto Cement Eclipses si pone l'obiettivo di sensibilizzare gli abitanti delle grandi città sui rischi della cementificazione selvaggia e indiscriminata.

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mercoledì 16 novembre 2011

Andreas Gursky, perché la sua foto è la più costosa della storia

L'asta di Christie's ha battuto la gigantesca fotografia di Andreas Gursky "Rhein II" per la cifra di 4.3 milioni di dollari.
E' diventata dunque la foto più costosa della storia.
Il cosiddetto popolo della rete si sta già facendo sentire, col suo solito ronzìo qualunquista, ma secondo me questa immagine è un capolavoro, vi spiego perché e la sua storia.
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lunedì 10 ottobre 2011

Mona Kuhn e la luce dolce della giovinezza

Mona Kuhn è una fotografa che adoro, un'artista talentuosa che riesce a intrappolare nei suoi fotogrammi quella luce dolce dei ricordi d'estate, quelle estate che erano ancora stagioni spensierate e tumultuose come l'adolescenza eppure sembrano immagini di ricordi, malinconiche immagini dei ricordi.

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lunedì 3 ottobre 2011

le fotografie in movimento di Jamie Beck

Jamie Beck è una fotografa di moda newyorkese che in collaborazione con il designer Kevin Burg ha realizzato la serie fotografica "Cinemagraphs", un interessante esperimento di animazione fotografica.
Sono sequenze costruite con le note gif animate, ma il modo originale di proporle crea qualcosa che sa di magico, a metà strada tra video e foto.

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lunedì 26 settembre 2011

la controversa fotografia dell'11 settembre

Come si può raccontare una tragedia come l'11 settembre 2001?
A dieci anni esatti di distanza andiamo a scoprire qual'è la foto più controversa di quel nefasto giorno per gli Stati Uniti e per il mondo intero.
In molti sono accorsi a fotografare quello che stava succedendo...

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lunedì 19 settembre 2011

Jim Kazanjian e i castelli manipolati

Le composizioni digitali di Jim Kazanjian sono un condensato di letteratura fantasy e surrealismo.
Sono il collage di un mondo fantastico e decadente, fatto di relitti, catapecchie di legno marcio, castelli su cascate impossibili, borghi costruiti su instabili palafitte.
Tutto un immaginario avvincente dipinto con un artigianato digitale di non comune perizia.

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lunedì 12 settembre 2011

Le presenze di Floriane de Lassée

Ho scoperto con piacere il lavoro della fotografa francese Floriane de Lassée.
La sua ultima fatica si intitola "Présences", guardiamola nel dettaglio e non stupiamoci di scoprire che ha un talento artistico anche nella narrazione del paesaggio architettonico notturno.

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mercoledì 7 settembre 2011

Philippe Halsman, la sconfitta della gravità

Un artista geniale, un personaggio originale e un po' strano.
Chi è Philippe Halsman?

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giovedì 4 agosto 2011

i cani in movimento di Carli Davidson

Vi propongo oggi il lavoro della fotografa Carli Davidson, che ritrae con scatti rapidi dei buffi cani che scuotono il muso per togliersi l'acqua di dosso.
Un portfolio meno serioso rispetto a quello cui vi ho abituati nel blog, ma leggero come il periodo estivo.

Immagini molto divertenti realizzate in studio con un coinvolgente bianco e nero, composte dai volti contratti di cani in posizioni goffe.


photo by Carli Davidson

lunedì 25 luglio 2011

la polvere di Man Ray

A New York, Duchamp lavora ad una delle sue produzioni più importanti ed enigmatiche. Nel 1920, prima che il lavoro sia terminato, Man Ray scatta una fotografia dell’oggetto che ne diviene, a sua volta, una provocazione artistica.

"Proposi a Duchamp di andare a prendere l’apparecchio fotografico, che non avevo mai portato fuori dallo studio, per fotografare il suo vetro, come gli avevo offerto fin dalla prima visita.
Avevo già notato che il pannello di Duchamp era illuminato da un’unica, nuda lampadina, ma sapevo per esperienza che la cosa non aveva importanza quando si trattava di fotografare un oggetto immobile. Fissando stabilmente la macchina sul suo cavalletto, con un tempo di esposizione sufficientemente lungo, il risultato sarebbe stato soddisfacente.
Mentre fissavo l’obiettivo, il pannello, visto dall’alto, sembrava uno strano paesaggio. Era polveroso e qua e là i residui sfilacciati di stoffa e bambagia usate per pulire le parti ultimate gli davano un sapore di più profondo mistero. Il mistero, pensai, ecco il vero regno di Duchamp.
L’esposizione doveva essere molto lunga; aprii dunque l’otturatore e uscimmo a mangiare qualcosa. Dopo un’ora circa tornai a chiuderlo e mi precipitai nel mio scantinato per sviluppare subito la lastra. Era un lavoro che facevo sempre di notte, non avendo una camera oscura. Il negativo era perfetto. Potevo confidare nella riuscita di qualsiasi futura commissione.”

Intitolò la fotografia Elévage de Poussière (Allevamento di polvere).

Elévage de Poussière (Allevamento di polvere) - Man Ray

lunedì 18 luglio 2011

l'erotismo intoccabile di Herb Ritts

Sensualità ed erotismo mai volgari, ritratti e nudi studiati con eleganza e che mirano all'essenzialità attraverso un uso sapiente e ricercato del bianco e nero, mai banale, mai accessorio.
Questo è Herb Ritts...

Madonna - photo by Herb Ritts

Chi è Herb Ritts?
Un fotografo e regista americano (1952-2002) divenuto celebre per le sue rigorose e perfette composizioni in bianco e nero. Ha ritratto personaggi famosi regalandoci fotografie divenute ormai dei classici, è uno dei massimi maestri di una fotografia che difficilmente si può ridurre nella definizione di "glamour" e che illumina ed eccelle per sensualità e fascino.

sabato 9 luglio 2011

il bacio nella sommossa

il bacio nella sommossa - photo by Richard Lam

La versione moderna del bacio parigino di Robert Doisneau.
Le Baiser de l’Hôtel de Ville, un bacio romantico e sfuggente tra due innamorati sulla strada, circondati da passanti distratti in una Parigi impressionista. La delicatezza del momento e l'eleganza della costruzione hanno reso questa immagine un'icona.
Da una parte un'immagine classica, condita da tutti gli ingredienti del sogno. Dall'altra parte, un'immagine crudamente moderna, un racconto del nostro tempo, in cui gli scontri si scatenano sempre più frequenti, con pretesti giusti o superflui, simboli di una rabbia sommersa, incapace di esprimersi se non con la violenza e con le grida di una generazione che non sa controllarla, indirizzarla, perché privata del lavoro, depauperata di miti, disillusa.

mercoledì 29 giugno 2011

Michael Schlegel e la potenza del paesaggio d'Islanda

Ci sono paesaggi che trasudano potenza e insinuano emozioni anche nell'osservatore meno sensibile. L'Islanda è uno di questi.
Orde di fotografi l'hanno aggredita strappandole la bellezza selvaggia delle sue distese desolate, documentando l'assurdità di un luogo dove la Natura si esprime in forme e materie in continua trasformazione, con un'arte irrequieta, contemporanea.

photo by Michael Schlegel

Il lavoro fotografico di Michael Schlegel non si limita a dipingere la natura ma la interpreta, ne fa un quadro astratto, elegantissimo, rarefatto.
Stiamo assistendo ad uno spettacolo dove il tempo ha smesso di scorrere e dove il robusto bianco e nero delinea un paesaggio interiore, nebbioso, che non riusciamo a possedere fino a fondo.

lunedì 20 giugno 2011

la Camera Oscura

testo di Rosa Perilli

La scoperta della fotografia, figlia di una mentalità scientifica, di una serie di ricerche in campo artistico e di una situazione sociale matura, è stato uno dei fattori determinanti nella trasformazione dell’arte. La sua nascita si deve agli sforzi di quei ricercatori che, nel perdurare dei secoli, hanno continuato a studiare e ad inventare strumenti in grado di fornire un’immagine perfettamente fedele al reale.

La creazione artistica, il ruolo che l’artista riveste o le disposizioni che fanno nascere il suo talento sono mutevoli in ogni società e ogni epoca storica. E’ solo in quelle civiltà in cui si conferisce all’opera d’arte un valore autonomo, che si verificano le  prerogative che permettono la valorizzazione del prodotto artistico e del suo creatore. Obiettivo dell’arte sin dall’antica Grecia è stato la ricerca della perfetta imitazione. La valutazione dell’opera è sempre dipesa dal suo confronto con la natura e le biografie degli artisti di tutte le epoche sono ricche di aneddoti che fanno notare la loro bravura nel riprodurre la realtà in forma riconoscibile [1].

Camera obscura

mercoledì 8 giugno 2011

Storia della Fotografia, la linea temporale

"il cammino dietro la luce", 2010, Sandro Rafanelli

E' così interessante e completo questo resoconto temporale sulla storia della fotografia che ho trovato che mi sono prodigato a tradurlo in italiano dall'originale di Philip Greenspun e con qualche aggiunta di utili link di riferimento.
  • tempi antichi: camera oscura utilizzata per formare immagini su pareti in stanze buie; le immagini attraverso un foro stenopeico.
  • 16° secolo: la luminosità e la nitidezza della camera oscura è migliorata allargando il foro di inserimento di una lente di cannocchiale.
  • 17° secolo: uso frequente della camera oscura da parte di artisti e resa portatile con l'utilizzo di portantine
  • 1727: il professor J. Schulze miscela gesso, acido nitrico e argento in un pallone e nota lo scurimento sui lati del fiaschetto esposto alla luce solare. Creazione accidentale del primo composto foto-sensibile.
  • 1800: Thomas Wedgwood crea "immagini solari", ponendo gli oggetti opachi su pelle trattata con nitrato d'argento, risultano immagini deteriorate rapidamente, tuttavia, se mostrate sotto una luce più forte di quella delle candele.
  • 1816: Nicéphore Niépce combina la camera oscura con la carta fotosensibile.

lunedì 30 maggio 2011

Susan Burnstine e quel sottile precipizio tra sogno e realtà

Il sogno e la realtà si confondono nello stile ricercato e fluido di questa interessantissima fotografa americana.
Andiamo a scoprire quanto è sottile la linea di confine che li separa.

photo by Susan Burnstine

Chi è Susan Burnstine?
Un fotografa fine-art con base a Los Angeles ma originaria di Chicago, rappresentata in varie gallerie nel mondo, nominata per il Santa Fe Prize for Photography 2009 e vincitrice del B&W Magazine’s 2008 Portfolio Spotlight Award.
Nella biennale dell'arte di Venezia di quest'anno (2011) presenterà anche un atteso libro monografico intitolato Within Shadows pubblicato da Charta.

lunedì 23 maggio 2011

i nudi di Yasuzo Nojima tra pittorialismo e modernità

"Se un artista non riesce ad intrecciare intenti e sentimenti nella sua arte, resterà un artista morto." (Yasuzo Nojima)

Come spesso succede, sono le scoperte casuali quelle che portano maggiori soddisfazioni. E' così che son felice di parlare di un maestro della fotografia pittorica giapponese.

Chi è Yasuzo Nojima?
Nojima inizia a fotografare nel 1906, due anni dopo comincia gli studi presso la Gijiku Keio University di Tokyo. Del 1920 la sua prima esposizione, mentre nel 1928 diventa membro della Società Fotografica Giapponese, uno dei principali club artistici, sebbene ancor piuttosto conservatore.


Yasuzo Nojima

lunedì 16 maggio 2011

Candida Hofer e il concetto dello spazio sociale

Nata nel 1944 a Eberswalde, in Germania, Candida Hofer indaga il "paesaggio interno", gli ampi spazi pubblici di biblioteche, musei, teatri, banche, uffici, barocchi e maestosi palazzi sparsi per l'Europa.

Una delle allieve più mature della scuola di Dusseldorf dei coniugi Bernd e Hilla Becher, presso i quali studiò a partire dalla metà degli anni '70, insieme a Andreas Gursky, Thomas Struff e Elger Esser (al quale ho dedicato un articolo) fa parte di quell'importante corrente tedesca attratta dalla fotografia concettuale.
I suoi lavori sono noti per la ricerca della perfezione dei dettagli, per i grandi formati, una non comune dimestichezza e tecnica nella gestione e controllo della luce e per l'approccio concettuale.


photo by Candida Hofer

lunedì 9 maggio 2011

il paesaggio rarefatto di Elger Esser

Il paesaggio è una mia fissazione, mi piace scoprire fotografi che "inseguono" i paesaggi e srotolano le loro pieghe sfuggenti, cercando la soluzione e svelando i segreti che nascondono.
In fondo è uno degli obiettivi di questo blog, andiamo dunque alla scoperta di un maestro del genere, il tedesco Elger Esser.

photo by Elger Esser

Chi è Elger Esser?
Nato a Stoccarda nel 1967, ha trascorso l’infanzia a Roma e ha collaborato con un grande maestro italiano della fotografia di paesaggio, Olivo Barbieri.

lunedì 2 maggio 2011

le geometrie aeree di Alex Maclean

Sono sempre stato attratto dalle immagini di paesaggio e il tipo di veduta di Alex Maclean è sicuramente quella più insolita e dagli spunti più interessanti.

Alex Maclean

Siamo ormai abituati alle visioni dall'alto, delle grandi metropoli cinesi o dei vasti paesaggi americani. Quello che suggerisce Maclean non è certo originale, punta l'occhio a volo d'uccello, spesso perpendicolare al terreno, scoprendo geometrie e composizioni di colore degne di un quadro astratto.

Perché ho scelto di parlare proprio del lavoro di Alex Maclean?

lunedì 25 aprile 2011

Richard Avedon, quando l'eleganza è inimitabile

«Se passa un giorno in cui non ho fatto qualcosa legato alla fotografia, è come se avessi trascurato qualcosa di essenziale. E' come se mi fossi dimenticato di svegliarmi

Chi è Richard Avedon?
Nato a New York nel 1923 e scomparso nel 2004 è stato uno dei più grandi fotografi ritrattisti statunitensi, non si azzarda considerandolo il più grande.

Elizabeth Taylor - photo by Richard Avedon

Nessuno meglio di lui è riuscito a tradurre su carta fotografica il fascino di personaggi che hanno fatto la storia del secolo scorso come Marilyn Monroe, Brigitte Bardot, Sophia Loren, Andy Warhol e tanti altri.

lunedì 18 aprile 2011

le bizzarre storie notturne degli estranei di Benoit Paillé

Benoit Paillé è un giovane fotografo canadese.
Quando ho scoperto il suo lavoro "Undernight" ho subito pensato che fosse utile farlo conoscere perché oltre che ottimamente realizzato e piacevole da vedere, è anche molto interessante nel tema e nel modo di affrontarlo.

"Undernight" by Benoit Paillé

Nel nostro mondo sovraffollato, costipati nei nostri spazi e pieno di individualità, nei quartieri periferici, nei condomini e nei vicoli delle città si scoprono le persone più diverse, brulicano e vivono situazioni particolari, al limite del grottesco. Benoit Paillé fotografa proprio gli "estranei", i vicini di casa, le persone che ci passano di fianco sul marciapiedi, che scorgiamo in coda in auto o sul sedile di fianco in autobus o nel parco.

lunedì 11 aprile 2011

le storie fantastiche di Annie Leibovitz

Annie Leibovitz è una fotografa americana dalla lunga e fortunata carriera. Celebri le sue fotografie di personaggi famosi (John Lennon, Whoopi Goldberg, la regina Elisabetta, Sting, White Stripes e tanti altri), la sua proficua collaborazione con la rivista Rolling Stone ma anche il suo lavoro durante la tournè della band dei Rolling Stones, così come i ritratti per Vanity Fair, poi libri e numerose esposizioni.
Per non parlare del toccante libro sui quindici anni insieme alla compagna della vita, la scrittrice americana Susan Sontag.

Questa volta non voglio dilungarmi sulla vita della Leibovitz, le dedicherò sicuramente un articolo in futuro.
Vorrei invece parlare della sua ultima fatica fotografica dal titolo "Disney Dream Series".
Scenari fantastici ispirati da storie conosciute da tutti fin dall'infanzia, interpretate da personaggi famosi come Penelope Cruz, David Beckham, Julianne Moore, Michael Phelps e altri.

photo by Annie Leibovitz

mercoledì 6 aprile 2011

l'ironia modereccia di Rankin

Iniziò tutto da Helmut Newton. Rivoluzionò la maniera della fotografia di moda con donne bellissime ma vere, sensuali, erotiche senza essere algide o assenti, il tutto condito di eleganza e ironia. Fu il primo a sperimentare la fotografia artistica e commerciale al tempo stesso in un territorio vasto come quello della moda, che tutto divora e consuma, anche e sopratutto l'immagine.

"Cat" by Rankin

Come lui, con una maliziosità e ironia moderne, sebbene Newton sia ancora attualissimo, Rankin (John Rankin Waddell) affronta l'insidioso mondo dell'effimero tra corpi perfetti e luci bianchissime, ma ci mette del suo.

giovedì 31 marzo 2011

Firenze not Florence

Una segnalazione di carattere personale, dato che si tratta di un'esposizione che presenta anche mie fotografie e che si inaugura stasera, giovedì 31 marzo.

Si intitola Firenze not Florence per rimarcare la difficoltà di questa città di rapportarsi con la propria immagine.
photo by Sandro Rafanelli

lunedì 28 marzo 2011

gli occhi degli animali in gabbia di Oscar Ciutat

Animali catturati e tenuti prigionieri, in gabbia.
Caged, così si intitola il lavoro del fotografo spagnolo Oscar Ciutat (oscarciutat.com). Una serie toccante di fotografie degli occhi di elefanti, rinoceronti, pecore o asini.


"hippopotamus" by Oscar Ciutat

Solo gli occhi degli animali trovano posto nelle sue inquadrature, tutte formalmente perfette seppur semplicissime nell'impostazione, con l'occhio al centro del fotogramma, circondato dalla peluria a volte, folta a volte scaruffata, altre volte maculata.

lunedì 21 marzo 2011

il ritorno al futuro di Irina Werning

Ci sono persone che vivono nella nostalgia del passato, altre che preferiscono dimenticarlo. Ognuno ha il suo modo di elaborare il passato, la fotografa brasiliana Irina Werning ne ha trovato uno decisamente particolare. Un tuffo nel futuro.

photo by Irina Werning

"Back to future" è un progetto del 2010 ma ancora in corso di lavorazione, in cui vecchie fotografie di amici e parenti diventano lo scenario di ricostruzioni del passato in cui le differenze sono ridotte al solo fattore del tempo.

lunedì 14 marzo 2011

Le rovine di Detroit

Una città fantasma, abbandonata, distrutta. E' questo che ritrae la serie "Le rovine di Detroit" dei due giovani fotografi Yves Marchand e Romain Meffre, una collaborazione durata cinque anni.

photo by Yves Marchand & Romain Meffre

La luce che penetra dalle finestre rotte o dalle fessure nelle pareti. Gli edifici fatiscenti ormai compromessi dall'abbandono e dal tempo. Un lavoro davvero molto bello e denso di suggestioni che si ricollega ad altri fotografi di cui abbiamo parlato su questo blog, i plastici bellissimi di Lori Nix e gli scenari apocalittici di Yang Yongliang.

lunedì 7 marzo 2011

la mancanza di Diane Arbus

Si naviga tra centinaia di fotografie, ogni giorno, ogni attimo è saturato da immagini provenienti dai più svariati "emanatori", una sbornia di immagini, spesso senza scrupoli etici, anche più spesso per noiosi fini commerciali... e in questi momenti che sento la mancanza di Diane Arbus.
Sento la mancanza di quella purezza del vedere e del sentire, del rapportarsi in maniera onesta al soggetto, alla "persona", anche se si tratta di freaks.

Diane Arbus

"Molte persone vivono nel timore di poter subire qualche esperienza traumatica. I freaks sono nati con il loro trauma. Hanno già superato il loro test, nella vita. Sono degli aristocratici."

martedì 1 marzo 2011

Stephen Shore e il grande racconto americano

Molti sono i fotografi che hanno raccontato l'America.
Ricordiamo Walker Evans e gli anni delle depressione, così come Dorothea Lange. Il lirismo di Robert Frank che con la delicatezza e l'intelligenza di un grande osservatore dipinge un ritratto ineguagliato degli americani ("The Americans") e poi Stieglitz, Steichen e Strand. E tanti altri ancora.

Tra questi, più vicino ai giorni nostri, voglio parlare di un grande maestro, non molto conosciuto in Italia, che ha operato sopratutto negli anni '70. Stephen Shore.

Il suo è un grande romanzo americano, sulle strade che dagli anni '70 a oggi sviluppano quell'immaginario collettivo della frontiera, dei piccoli centri, con i grandi magazzini e le catene di fast food che piano piano cominciavano ad occupare, e a caratterizzare, il paesaggio.

photo by Stephen Shore
Questa fotografia è un classico di Shore, il paesaggio fotografato di una fotografia in un paesaggio!

sabato 26 febbraio 2011

la foto di un terremoto in tempo reale

Più o meno tutti sappiamo quello che è successo nella cittadina di Christchurch in Nuova Zelanda.

Il giorno 22 febbraio diventa l'epicentro di un terremoto e ad oggi si conta un centinaio di vittime e il doppio di dispersi.

Ma proprio prima che avvenisse la catastrofe, in cima ad una collina, un fotografo si apprestava a disporre il cavalletto per scattare una panoramica della città. Mai si sarebbe immaginato che la sua innocua iniziativa di lì a qualche minuto si sarebbe trasformata nella fotografia di un terremoto praticamente quando avviene.

clicca per ingrandire

lunedì 21 febbraio 2011

Carl Warner e i paesaggi da gustare

Chi è Carl Warner?
E' un fotografo sui generis, divenuto celebre per le sue rappresentazioni di paesaggi composti con frutta, verdura, carne, cioccolato e pane.
Può vantare una carriera di 25 anni di fotografia di natura morta e pubblicità, ha anche pubblicato un libro, Carl Warner's Food Landscapes.

"The Junk" by Carl Warner - courtesy of Photoshop.com

Le sue immagini partoriscono come schizzi su un semplice blocco note, poi si passa alla fase di costruzione del set con l'aiuto di modellisti, stilisti, e ritoccatori, dunque la parte prettamente fotografica e infine la corposa post produzione in PhotoShop.

martedì 15 febbraio 2011

Karl Blossfeldt e la morte della natura

photo by Karl Blossfeldt

La natura morta, meglio conosciuta come Still Life, è un genere fotografico che tratta della rappresentazione di oggetti inanimati, naturali o artificiali, disposti e ricostruiti in studio o ambiente esterno.

La fotografia di natura morta non sempre riprende la Natura, ecco dunque un maestro del genere, che fa invece della natura il suo centro di attenzione e di cui conviene approfondire la conoscenza.

Chi è Karl Blossfeldt?

venerdì 11 febbraio 2011

quella protesta sul ponte in Egitto

Assistiamo stupiti, increduli, con un misto di entusiasmo e paura a quello che sta avvenendo in Egitto in questi giorni.
Dopo più di trent'anni di regime di Mubarak, la popolazione, sull'onda di quello che è successo in Tunisia, sta portando avanti una protesta colorata, laica, straordinariamente moderna nei suoi ideali di democrazia.
Quasi con una certa invidia guardiamo anche noi questa rivolta di giovani che chiedono democrazia e dignità, rischiando la vita contro un dittatore spesso aiutato da un occidente opportunista, solo preoccupato a mantenere la stabilità.

Dato che questo è un blog fotografico, ho selezionato quella che è per me un'immagine potentissima che celebra la protesta egiziana e racconta la parte più bella, orgogliosa e libera di un popolo oppresso.

Il ponte Kasr al-Nile al Cairo invaso da migliaia persone che si oppongono ai carri e ai lacrimogeni della polizia. E come spesso succede in questi giorni, si fermano a pregare, inginocchiati...


Pregare e non piegare.

lunedì 7 febbraio 2011

i plastici bellissimi di Lori Nix

Quando ho scoperto le immagini di Lori Nix, mi sono ritrovato ad analizzare i dettagli, tutti quei piccoli pezzi di un mosaico barocco di oggetti, luci, ombre, interni devastati e ricoperti dalla polvere.
Solo dopo un po' di tempo che guardavo troppo da vicino, mi sono reso conto che si trattavano di scenari piccoli, dei plastici appunto. Stavo spiando dalla finestra di una grande scatola.

Ecco dunque "The City": una chiesa sconsacrata e abbandonata, divenuto deposito degli oggetti più strani, quasi il magazzino di un vecchio negozio. Una lavanderia deserta in stato avanzato di degrado da ultimo giorno sulla Terra. Poi una biblioteca invasa dagli alberi e un teatro in disfacimento.

Lori Nix
Paesaggi apocalittici o un gioco divertito con luoghi abbandonati?

venerdì 4 febbraio 2011

Ausmerzen e il giorno della memoria

Il 27 gennaio 1945 vengono abbattuti i cancelli del campo di concentramento di Auschiwitz. Ogni anno in questo giorno ricordiamo la Shoa, lo sterminio del popolo ebraico e la morte di tutti coloro, neri, omosessuali e malati, che si sono opposti al regime di Hitler e sono state deportati.



domenica 30 gennaio 2011

gli scenari apocalittici di Yang Yongliang

Ancora un fotografo cinese oggi ospitato sulle pagine di questo blog.

Yang Yongliang è un giovane artista di Shanghai che si ispira all’antica tradizione pittorica delle stampe Shan-Shui, di tema naturalistico e profondamente impregnata di significato filosofico e religioso. Crea dei mondi che uniscono tre elementi: la fotografia, la manipolazione digitale e la composizione.

"The Sunk Ship" by Yang Yongliang

Dopo aver studiato arte alla Fine China Art Academy Institute, fonde l’eredità millenaria di Shan-Shui per parlare dei problemi di oggi, come l'urbanizzazione, la globalizzazione e il rapporto dell’Uomo con la Natura e l’impatto su di essa.
Yongliang utilizza la fotografia digitale e, soprattutto, il computer che gli consente di creare questi mondi onirici, fortemente digitali ma allo stesso tempo dal sapore antico e con l’intento di unire, in un suggestivo e personalissimo mix, tradizione e contemporaneità.

martedì 25 gennaio 2011

Vedere senza macchina fotografica

Dorothea Lange un giorno disse: “La macchina fotografica è uno strumento che insegna a vedere senza una macchina fotografica”.

"white" di Sandro Rafanelli

Tutti i fotografi sanno che è molto importante guardare prima di scattare, studiare il soggetto, girargli attorno dove possibile, indagarlo. Chi scatta senza guardare, non è in grado di comprendere quello che lo circonda.

giovedì 20 gennaio 2011

l'architettura religiosa nelle fotografie di Dirk Wiedlein

Mi ha molto colpito questo portfolio fotografico di Dirk Wiedlein.

Wiedlein affronta con le sue immagini l'architettura religiosa moderna. Sono dunque delle chiese quelle che stiamo guardando, ma riusciamo a capirlo solo da alcuni dettagli della classica simbologia, tutto il resto farebbe più pensare ad un gelido auditorium o un luogo opprimente che quasi incute timore.
Elementi di rigida simmetria, spesso ascendente e affatto indulgenti in sinuosità. Il trattamento delle superfici accentua, come se ce ne fosse bisogno, un senso di algida astrazione e di prostrazione.

Da notare l'ultima foto, sembra quasi uno schermo quello posto dietro l'altare, con un disegno astratto ipnotico al limite del fastidioso.

photo by Dirk Wiedlein

sabato 15 gennaio 2011

dentro la natura con Arno Rafael Minkkinen

Chi è Arno Rafael Minkkinen?
Un fotografo finlandese, nato a Helsinki nel 1945, famoso per i suoi originali autoscatti in un raffinatissimo bianco e nero.
Ma perché è così importante Minkkinen?
Molteplici sono le risposte, si parla di un'arte elegante e esteticamente perfetta, di una visione del "paesaggio umano" oppure, scrostando la superficie delle sue immagini da quella stupefacente bellezza, si scopre un'indagine sull'empatia del corpo nel paesaggio e di una ricerca che mira all'universalità.

Arno Rafael Minkkinen

martedì 11 gennaio 2011

le creature gigantesche di Di Liu

Proseguo la scrittura dei miei articoli alternando fotografi "storici" con segnalazioni di artisti emergenti. Oggi è la volta di un fotografo contemporaneo e come da un po' di tempo a questa parte, è un cinese.

Di Liu ci racconta con "Animal regulation series" un mondo surreale, in cui animali dalle proporzioni gigantesche sembrano caduti dal cielo a ricordarci la presenza forte di altre forme di vita oltre la nostra su questo pianeta.

animal regulation no. 2, by Di Liu, 2010
Un rospo all'interno del cortile di un condominio, con un muso piccolissimo che si innalza oltre il limite dei palazzi per guardare oltre. Un panda seduto di schiena, un cerbiatto in una periferia cittadina e una scimmietta "caduta" su un'area di cantiere.

venerdì 7 gennaio 2011

il dito medio di Cattelan

In piazza Affari, davanti alla sede della Borsa di Milano, nel pieno centro finanziario della città più finanziaria d'Italia, è comparsa una gigantesca scultura rappresentante un dito medio.

Maurizio Cattelan ha colpito ancora e come consueto ormai, la sua installazione è stata seguita da lunghissime polemiche, nonostante un'incredibile approvazione del Comune, che proprio in questi giorni sta valutando se mantenerla in sede permanente.
La provocazione sembra chiara, un metaforico vaff... alla finanza, proprio di fronte al palazzo che la rappresenta meglio.

Un furbacchione o uno dei più grandi artisti post dadaisti, come sostiene Jonathan Binstock?

Ci si interroga, come scritto giustamente nel numero di dicembre de L'Europeo dedicato all'arte contemporanea, se c'è vita oltre Cattelan, come se l'arte contemporanea in Italia fosse quasi schiacciata dal suo successo.
Indubbiamente le sue opere non lasciano indifferenti e hanno il grande merito di entrare pienamente nella realtà quotidiana, drammaticamente contemporanee, colpire e far discutere, quando spesso l'arte si contorce su sè stessa sviluppando le sue riflessioni su un morto inesistente. Questo è forse il suo più grande merito.

lunedì 3 gennaio 2011

un centesimo di secondo

Dato che spesso su questo blog mi occupo di etica nella fotografia, non potevo mancare anche io di segnalare un video che ha innescato molte polemiche tra gli addetti ai lavori.

Secondo Susan Sontag il fotografo vive una condizione simile a quella del turista che s'immerge in una realtà, anche dolorosa, con la consapevolezza di poterne uscire in qualsiasi momento, c'è un confine rassicurante che si può sempre attraversare tra "l'io" che osserva e "loro" che soffrono, una condizione di privilegio esistenziale che dà i brividi, per altri il fotoreporter è poco più di un entomologo che guarda gli esseri umani con distacco, senza una vera empatia con la realtà che sta documentando, la professionalità supera di molto l'umanità del suo sguardo.
Ma la stessa cosa si può dire del lettore e di chi usufruisce dell'informazione.



Lascio a voi i giudizi...