lunedì 11 aprile 2011

le storie fantastiche di Annie Leibovitz

Annie Leibovitz è una fotografa americana dalla lunga e fortunata carriera. Celebri le sue fotografie di personaggi famosi (John Lennon, Whoopi Goldberg, la regina Elisabetta, Sting, White Stripes e tanti altri), la sua proficua collaborazione con la rivista Rolling Stone ma anche il suo lavoro durante la tournè della band dei Rolling Stones, così come i ritratti per Vanity Fair, poi libri e numerose esposizioni.
Per non parlare del toccante libro sui quindici anni insieme alla compagna della vita, la scrittrice americana Susan Sontag.

Questa volta non voglio dilungarmi sulla vita della Leibovitz, le dedicherò sicuramente un articolo in futuro.
Vorrei invece parlare della sua ultima fatica fotografica dal titolo "Disney Dream Series".
Scenari fantastici ispirati da storie conosciute da tutti fin dall'infanzia, interpretate da personaggi famosi come Penelope Cruz, David Beckham, Julianne Moore, Michael Phelps e altri.

photo by Annie Leibovitz

Controverso.
Solitamente si usa il termine "controverso" per riferirsi a immagini dal crudo impatto reportagistico oppure a campagne di dubbia onestà o trasparenza. Io invece lo voglio usare per "bollare", un termine un po' cattivo ma efficace, queste storie così fintamente magiche e romantiche.

"Jeff Bridges and Penelope Cruz" by Annie Leibovitz
"Queen Latifah" by Annie Leibovitz

Le fotografie, o meglio "i dipinti in photoshop" visto che di fotografico c'è poca traccia, sono indubbiamente molto fascinosi, volutamente costruiti per strizzare l'occhio ad un osservatore con poca fantasia con tutti gli stereotipi già inclusi nella scena e come il nome del committente sta lì a rappresentare, c'è una fortissima connotazione stilistica disneyana.
Sembrano tutti dipinti a olio di scarsa originalità, che fanno della finzione un uso demodè e con un'impostazione da poster commerciale da mercatino di roba vecchia.

Comprendo che si tratta di intercettare un pubblico molto ampio, di bocca buona, di scarsa predisposizione alla lettura critica dell'immagine e molto pigro ma io penso che una grandissima artista come la Leibovitz avrebbe potuto metterci decisamente qualcosa di suo e meno futile, magari anche cedendo alle tentazioni del dipinto digitale con PhotoShop come va di moda adesso, ma senza dimenticare che il giochetto del digitale ha una vita breve e forse nemmeno così scintillante.

photo by Annie Leibovitz
"David Beckham" by Annie Leibovitz

Su Wikipedia per approfondire la vita dell'artista.

3 commenti:

  1. Poco reali in effetti, belli i colori e le luci che si intravedono. Mi interesserebbe un commento sulle foto delle celebrità, pubblicate per Rolling Stone.

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  2. E' solo digital art, non è fotografia.

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  3. Praticamente ha cercato di rendere reali le fantasie disneiane (e con tutte ste principesse e principi e cavalieri non ho mai visto nulla di più patriarcale, eheh) con l'ausilio di personaggi famosi per rendere appetibili queste immagini al grande pubblico (sicuramente su ordine della Disney)...ma uhm...senza di loro non avrebbe riscosso successo, perchè, almeno io la penso così, il bello della fotografia sta (a volte o sempre?) nel rendere speciale quel "DAY" che la Disney dice di voler salvare, ma con l'immaginazione, cioè cancellando il giorno reale facendoci sprofondare in un sogno, magari salvifico ma solo momentaneamente, perchè non migliora la nostra visione del mondo, anzi, sicuramente ci renderà più incazzati perchè sommersi da immagini fantastiche che non ci faranno più sopportare la quotidianità, nella quale invece bisogna immergersi per trovare qualcosa che splenda veramente.

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