Ho scoperto con piacere il lavoro della fotografa francese Floriane de Lassée.
La sua ultima fatica si intitola "Présences", guardiamola nel dettaglio e non stupiamoci di scoprire che ha un talento artistico anche nella narrazione del paesaggio architettonico notturno.
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La sua ultima fatica si intitola "Présences", guardiamola nel dettaglio e non stupiamoci di scoprire che ha un talento artistico anche nella narrazione del paesaggio architettonico notturno.
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La sua ultima fatica si intitola "Présences", guardiamola nel dettaglio e non stupiamoci di scoprire che ha un talento artistico anche nella narrazione del paesaggio architettonico notturno.
Présences - Floriane de Lassée |
Con la serie fotografica "Présences" nasconde le sue modelle con un velo, ritratte dietro ad un pannello opaco e bianco. Donne dai corpi magri e sinuosi che giocano a svelarsi di fronte alla macchina fotografica. Figure femminili senza volto che si raccontano lasciando intravedere piccole zone a fuoco solamente tramite la silhouette dei loro corpi.
Sono dunque presenze, soggetti che perdono le connotazioni, anonimi, entità indefinite che parlano attraverso i gesti e i movimenti. Schiacciati, appoggiati, appena accennati, diafani profili. I suoi scatti ridefiniscono i confini tra realtà e finzione, essere e apparire.
Sono un invito a farsi delle domande, a scoprire cosa si nasconde dietro il velo.
Présences - Floriane de Lassée |
Présences - Floriane de Lassée |
Oltre alle figure umane, Floriane de Lassée ha realizzato una serie di notevole successo, Night Views, con la quale si è fatta conoscere al mondo. In "visioni notturne" mostra le grandi metropoli in un misto tra indagine architettonica alla Peter Bialobrzeski o Axel Hütte e lo stimolo voyeristico del guardare dalla "finestra sul cortile".
Night Views - Floriane de Lassée |
Night Views - Floriane de Lassée |
Interessante il suo intervento attivo nella fotografia. Una lunga ricerca notturna dei luoghi adatti, palazzi, tetti, prospettive. Un'estrema cura e attenzione al dettaglio. Poi nasce il desiderio di raccontare una storia, lasciando la macchina fotografica nel palazzo di fronte per darsi il tempo di posizionarsi all'interno dell'inquadratura, in un appartamento di fronte ad una finestra. Ecco la scena che si anima.
La Galerie Philippe Chaume ha esposto a Parigi il suo ultimo lavoro "Présences".
Segnalo anche il sito personale.
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