Alex Maclean |
Siamo ormai abituati alle visioni dall'alto, delle grandi metropoli cinesi o dei vasti paesaggi americani. Quello che suggerisce Maclean non è certo originale, punta l'occhio a volo d'uccello, spesso perpendicolare al terreno, scoprendo geometrie e composizioni di colore degne di un quadro astratto.
Perché ho scelto di parlare proprio del lavoro di Alex Maclean?
Un pilota e fotografo specializzato in scatti dall’alto. Come ho detto, non si distingue per l'originalità delle sue immagini, ma per una naturale sensibilità e attrazione nel cogliere quello che l'essere umano, consapevole o meno, ha creato nel tempo, nella stratificazione delle strutture che ha costruito, nella modifica a volte profonda del paesaggio.
Il tutto però con un punto di vista non inquisitorio, non si avverte una pesante analisi sociologica delle mutazioni del paesaggio, semmai un'estasi, un sentimento di ammirazione perfino di fronte a terribili esempi di edilizia alienante e irrispettosa del paesaggio.
Alex Maclean |
Alex Maclean |
I piccoli surfisti che scivolano su una grande onda, anche il punto di scambio delle motrici dei treni diventa un qualcosa che attrae, che colpisce e appassiona.
Tutta la bellezza (non di rado inquietante) del pianeta visto dall'alto.
Alex Maclean |
Alex Maclean |
Le sue fotografie sono fresche e riescono a far riflettere.
Prima di tutto per raccontarci "qualcosa" del mondo, ci fanno sentire minuscoli ma capaci di grandi opere. In alcuni momenti vedo il genere umano come un immenso formicaio, brulicante e bramoso del desiderio di fare e di imporsi sull'elemento naturale ma che a volte, senza saperlo, costruisce bellissime tessiture di parcheggi e luna park, barchette colorate incastrate nei porticcioli, spiagge affollate e campi dipinti.
Alex Maclean |
Alex Maclean |
Per vedere tutte le fotografie e gli altri lavori, il sito personale.
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