Andiamo a scoprire quanto è sottile la linea di confine che li separa.
photo by Susan Burnstine |
Chi è Susan Burnstine?
Un fotografa fine-art con base a Los Angeles ma originaria di Chicago, rappresentata in varie gallerie nel mondo, nominata per il Santa Fe Prize for Photography 2009 e vincitrice del B&W Magazine’s 2008 Portfolio Spotlight Award.
Nella biennale dell'arte di Venezia di quest'anno (2011) presenterà anche un atteso libro monografico intitolato Within Shadows pubblicato da Charta.
photo by Susan Burnstine |
La Burstine dipinge i suoi scenari da sogno interamente con la macchina fotografica piuttosto che ricorrere ad effetti di post-produzione con PhotoShop.
Per far questo si è "costruita" un proprio parco macchine molto particolare, ha poi creato pellicole fotografiche fatte a mano e lenti dagli effetti spesso imprevedibili e tecnicamente molto impegnative da controllare. Le macchine fotografiche sono principalmente fatte in plastica, col recupero di vecchi apparecchi, anche pezzi d'epoca o elementi di giocattoli e oggetti di uso domestico mentre i singoli corpi delle lenti sono modellati in plastica e gomma.
photo by Susan Burnstine |
Imparare a superare i propri limiti ha accentuato la sua fiducia sull'istinto e l'intuizione. Come lei stessa scrive sul suo sito: "sono gli stessi strumenti a divenire fondamentali quando ci si affida all'invisibile".
In bilico tra una visione sognata del mondo e realtà rarefatta, è un condensato di fotogrammi di un film onirico che sono il frutto di paure e desideri.
Diorami suggestivi e confusi come la memoria che diventa evanescente, opaca, fumosa, a volte distorta nei dettagli, a volte concentrata su singoli elementi di interesse, mentre il resto dell'immagine ruota, fluisce come sospinta dal vento, si attorciglia e accartoccia su sé stessa.
Scenari che spesso suscitano inquietudine, come se ci si avvicinasse lentamente ad un portale per accedere ad un altro mondo. Ci spinge a guardare attraverso questo varco con costruzioni prospettiche spaziose, strade che procedono verso l'orizzonte, diritte o tortuose e ponti sospesi nel nulla, senza riuscire mai a mettere perfettamente a fuoco, con la sensazione che da un momento e l'altro tutto si dissolverà.
In bilico tra una visione sognata del mondo e realtà rarefatta, è un condensato di fotogrammi di un film onirico che sono il frutto di paure e desideri.
Diorami suggestivi e confusi come la memoria che diventa evanescente, opaca, fumosa, a volte distorta nei dettagli, a volte concentrata su singoli elementi di interesse, mentre il resto dell'immagine ruota, fluisce come sospinta dal vento, si attorciglia e accartoccia su sé stessa.
Scenari che spesso suscitano inquietudine, come se ci si avvicinasse lentamente ad un portale per accedere ad un altro mondo. Ci spinge a guardare attraverso questo varco con costruzioni prospettiche spaziose, strade che procedono verso l'orizzonte, diritte o tortuose e ponti sospesi nel nulla, senza riuscire mai a mettere perfettamente a fuoco, con la sensazione che da un momento e l'altro tutto si dissolverà.
photo by Susan Burnstine |
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Consiglio di dare un'occhiata al suo sito personale dove sono presenti altre bellissime fotografie: www.susanburnstine.com
Suggerisco anche di vedere questo video con l'intervista.
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