"Berlino. Zhukov sui gradini del Reichstag", Sergey Larenkov |
Il fotografo russo Sergey Larenkov utilizza una tecnica che si chiama computational rephotography, che consiste nello scattare una foto precisamente dalla stessa angolazione e prospettiva di un'immagine già esistente, per poi sovrapporre le due immagini.
Larenkov ha lavorato su immagini storiche della seconda guerra mondiale di Berlino, Praga, Vienna e su quelle dell’assedio di Leningrado (oggi San Pietroburgo), sovrapponendole a immagini scattate sessantacinque anni dopo quelle originali.
La tecnica era già nota, ma era usata di solito come esperimento fine a sé stesso, per mostrare la perizia nell'elaborazione in PhotoShop o per puro divertissement. Le immagini di Larenkov hanno invece una valenza storica e sono davvero impressionanti.
I luoghi della storia, le piazze, i viali delle città sono stati anche, ma forse è meglio dire "sopratutto", teatri di guerra, di scontri, distruzione e morte. La sovrapposizione diventa quindi un appiattimento della linea temporale della storia e il luogo diventa il punto di congiunzione tra due tempi, così lontani ma così incredibilmente vicini.
"Vienna. Le unità di fanteria si muovono verso il centro della città", Sergey Larenkov |
"Berlino. Bandiere della vittoria prima del ritorno a Mosca", Sergey Larenkov |
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